Considerazioni riguardo la tecnologia 3D nei film

Tempo di lettura: 2 minuti

Lo spunto di riflessione per scrivere questo articolo mi viene da una notizia che ho letto oggi per la quale gli occhiali 3D che vengono dati quando si va al cinema per seguire uno dei film tridimensionali che, ormai, vengono proposti ogni giorno hanno causato un’infezione ad una bambina dopo aver visto il film Alice nel paese delle meraviglie ed in base a questo fatto il Ministero della Salute, tramite una circolare, ha deciso di vietare l’utilizzo di occhiali 3d per i minori di sei anni mentre gli adulti potranno utilizzarli solamente per un tempo limitato (dovranno essere previsti intervalli piu’ lunghi) e, cosa forse più rilevante, di ammettere solo occhialini confezionati e usa e getta.

Premetto che non sono andato ancora a vedere nessun film in 3D e magari mai lo farò ma ho sentito diverse testimonianze di persone che hanno accusato fastidi (malditesta, nausea).
Già per la natura propria del 3d si ricevono immagini “distorte” e si viene proiettati in una dimensione (che non è quella reale) dove viene ingannata la percezione dei sensi.
Ma oltre a questo secondo me il motivo principale di questi malori è la qualità delle tecnologie attualmente disponibili utilizzate sia nella produzione del film e sua proiezione sia negli occhialini utilizzati con cui se ne usufruisce, e cioè una qualità in diversi casi molto bassa.
E’ giusto altresì che ci sia un’adeguata igiene e pulizia visto che gli occhialini vengono indossati da tutti e quindi possono favorire il passaggio di microbi ed in alcuni (forse rari) casi provocare infezioni, ritengo per tanto giusto il provvedimento preso.
Si legge che le associazioni degli esercenti insorgono (come logico immaginare) allora io mi chiedo se è possibile che le sale vendano questi occhialini alle persone che vanno ad acquistare il biglietto per uno spettacolo 3D e poi li si tenga ad uso personale per futuri spettacoli 3d così si risolve almeno questo problema, anche perchè il costo aggiuntivo si paga per la proiezione del film in 3d (e quindi continuerebbe a rimanere) e non per l’uso degli occhialini.
Vedremo ora come si comporteranno le sale cinematografiche… non vorrei che prendessero ciò come un pretesto per aumentare ulteriormente il prezzo del biglietto.
Un’ulteriore spunto di riflessione nasce dal fatto che questa tecnologia sta inziando a prendere campo anche in ambito domestico, anche se penso come per tutte le cose ci vorrà diverso tempo prima che diventi consolidata e diffusa in modo massiccio. Pensate ci sarà un crollo o comunque una netta diminuizione di questo che allo stato attuale si sta mostrando un trend e un business sia per i produttori di film (vedendo la sempre maggior quantità di film realizzati per essere visti con questa tecnologia) sia per le sale cinematografiche?

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