Intervista con Seeweb riguardo l’hosting web e cloud

Tempo di lettura: 4 minuti

1) Nella scelta di un hosting, quali sono i fattori più importanti da valutare nel caso una persona decida di aprire un sito web?

Oggi, la scalabilità. Chi apre un sito web non sa per certo quale sarà il riscontro. Per questo occorre poter ottimizzare l’investimento iniziale ma poter poi aumentare la potenza di calcolo con facilità.
Inoltre, l’utente di oggi vuole navigare senza intoppi, rapidamente. Per questo serve un hosting veloce e affidabile. Altri aspetti come le funzionalità, la stabilità e l’affidabilità del servizio si danno ormai per scontanti, non avrebbe senso considerare un fornitore che non sia in grado di garantirle.

2) E’ possibile misurare in qualche modo le prestazioni di un web hosting per valutare la qualità del servizio offerto?

Ci sono degli strumenti che consentono di farlo (pingdom per esempio) o anche molte estensioni dei browser che danno la possibilità di misurare i tempi di navigazione dei siti. In base alla nostra esperienza però le sorprese vengono sempre dal “successo inaspettato” di un sito o di un articolo di un blog. E’ pertanto importante non farsi trovare spiazzati, altrimenti si rischia di vanificare tanto lavoro proprio nel momento in cui dovrebbe diventare un successo.

3) Esistono diverse tipologie di hosting: condiviso, dedicato, virtuale e più recentemente il cloud. Ci può riassumere in cosa consistono e a che tipo di esigenze si adattano meglio?

Avere un hosting condiviso significa stare su un server insieme ad altri utenti. Anche se l’hosting è di massimo livello, non potrò mai permettermi troppe personalizzazioni né “disturbare” l’attività di
altri utenti”. Va bene per un blogger, per chi vuole installare i più comuni CMS, per qualsiasi progetto gestibile senza troppe prestazioni.
Un server dedicato significa avere risorse proprie, garantite, “private”.
Un server cloud è un server dedicato sulla nuvola, con tutte le caratteristiche del “vero” dedicato ma con in più ridondanza
e failover automatico. Oltre che scalabilità realtime della potenza.
L’utente che opta per il dedicato fisico potrebbe tranquillamente optare anche per un cloud server. Chi oggi sceglie un dedicato fisico a volte potrebbe ritenerlo migliore del cloud, in realtà non è così.
In ogni caso un server dedicato, cloud o meno, è adatto a qualunque utente voglia potenza di calcolo, e che gestisce business che non consentono di stare su una piattaforma condivisa: portali di
informazione, ecommerce di successo, database importanti, sistemi di calcolo, di pagamento online, etc.
Il virtuale? Un server dedicato esclusivamente al singolo cliente ma di tipo logico e non fisico, un prodotto che noi abbiamo completamente sostituito con il cloud che in più offre scalabilità e ridondanza.

4) Hosting italiano, europeo e d’oltre oceano: pro e contro?

Non c’entra il dove ma il come. Noi chiaramente tifiamo per il made in Italy, ma è il livello quello che conta. Non a caso, abbiamo seguito, per lo storage per esempio, il modello di Amazon.
Non ci sono reali motivi per i quali un cliente italiano dovrebbe preferire un fornitore straniero o viceversa, certo più ci si
allontana dai server e più la latenza cresce ma questo, con le moderne reti, non è un vero problema se non con specifiche applicazioni.

5) Diversi hosting offrono spazio e banda illimitati, è effettivamente così?

No. E’ più che altro una scelta commerciale. E un concetto filosofico!
Noi abbiamo sempre scelto di definire le risorse con trasparenza. Molti utenti non si accorgeranno mai di non avere realmente traffico e banda illimitati: semplicemente perché non consumeranno mai oltre un certo tot.
Altri invece avranno bisogno davvero di prestazioni elevate: è lì che si può fare la differenza. Se esistesse veramente un prodotto con traffico, banda e spazio illimitato non esisterebbe implicitamente il concetto di upgrade e chiuderebbero tutti i fornitori specializzati in servizi di livello più elevato.
Se ho una vettura economica da città che è capace di andare ad una velocità illimitata e con un’accelerazione illimitata perché dovrei avere bisogno di una Ferrari F1 per andare a correre, e magari vincere, a Monza?

6) Esistono hosting più adatti/ottimizzati per un determinato CMS, software di e-commerce, ecc… oppure basta che soddisfino i requisiti minimi indicati?

Sì. Un CMS dei più comuni può essere gestito su qualsiasi nostro hosting, per esempio. Ma se deve gestire un grosso traffico no.
Ci sono invece software di ecommerce che invece si gestiscono meglio su un server, come Magento. A prescindere dalla risposta di uso che hanno. E’ ovvio che alcuni software richiedono un setup specifico dell’ambiente per dare il meglio come prestazioni e questo richiede o una specializzazione del servizio di hosting o, più concreatemente, nelle piattaforme Cloud opportunamente configurate.

7) Il fattore sicurezza (intrusioni, spam ecc…) come viene recepito dai web hosting e quali contromisure vengono prese?

Per noi la sicurezza è fondamentale e servono misure sempre più sofisticate per garantirla.
I locali dei nostri due datancenter sono dotati di un sistema efficientissimo di sorveglianza elettronica e controllo del clima, con allarmi locali e remoti su valori critici.
Particolare cura è prestata al sistema di alimentazione, da sempre il punto critico di ogni datacenter e ciò che consente in assoluto performance e high-availability. Tutto il tema della sicurezza logica poi è irrinunciabile, noi siamo per esempio molto attivi sul fronte della protezione della posta elettronica con un sistema antispam/antivirus allo stato dell’arte. Per i nostri clienti ricevere una mail di spam è “un evento”.

8) In connubbio al web hosting tradizionale, cosa ne pensa dell’utilizzo di servizi cloud da utilizzare come CDN (content delivery network) per lo storage di files statici?

Noi siamo completamente “cloud oriented”: il cloud può essere utilizzato per qualsiasi funzione.
Abbiamo poi un servizio denominato Cloud Object Storage che è pensato anche per il delivery degli oggetti statici e che incorpora una CDN che bilancia il carico tra i nostri datacenter (oltre a ridondare di dati sui medesimi datacenter).

9) Quali sono (se esistono) le features extra che i servizi di web hosting possono offrire oltre alle opzioni più comuni?

Per esempio un servizio banale ma “salvavita” è il backup professionale e affidabile che noi offriamo praticamente su tutti i servizi, il citato antispam/antivirus poi è molto apprezzato tra i nostri clienti.

10) Giochiamo con il futuro, che scenari si aspetta riguardo al mondo dei servizi web hosting per i prossimi anni?

Sicuramente un mondo cloud. Dove anche le PA e anche le aziende più “tradizionaliste” gestiranno i loro servizi su cloud. Ci aspettiamo anche un nuovo ecosistema che sarà fatto da più player ognuno specializzato in aspetti specifici con l’intento di rendere pervasivi i loro servizi anche su hosting forniti da altri (pensiamo a quello che è successo al mondo delle statistiche web).

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